Milano, 4 marzo 2021
Dott. Gianni Rezza
Direzione Generale della Prevenzione
Ministero della Salute
Prof. Silvio Brusaferro
Presidente ISS
Dott. Agostino Miozzo
Coordinatore CTS
Dott. Nicola Magrini
Direttore Generale AIFA
Dott. Vittorio De Micheli
Presidente del Comitato Scientifico AIFA
per la sorveglianza post marketing dei vaccini COVID
OGGETTO: VACCINAZIONE PER LE PERSONE CON DEMENZA
Gentilissimi,
La Federazione Alzheimer Italia, rappresentante unico per l’Italia di Alzheimer’s disease international, è la maggiore organizzazione nazionale non profit dedicata alla promozione della ricerca scientifica sulla demenza, al supporto dei malati e dei loro familiari, alla tutela dei loro diritti, alla partecipazione alla programmazione della politica sanitario-sociale; riunisce e coordina 47 associazioni locali che si occupano di demenza e 27 Comunità Amiche della Demenza.
In questa occasione ci preme portare alla vostra attenzione due aspetti urgenti che riguardano le persone con demenza e le vaccinazioni contro l’infezione da SARS-CoV-2.
Per prima cosa nel documento “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19” non abbiamo potuto far a meno di notare che le persone con demenza non sono incluse tra coloro che hanno un diritto prioritario nella prossima fase vaccinale. Nello stesso modo, abbiamo rilevato l’assenza della demenza tra le “Condizioni neurologiche e Disabilità”. Questa mancanza, che ci auguriamo sia solo frutto di una “svista”, esclude almeno 700.000 persone al di sotto degli 80 anni dalla possibilità di accedere in breve tempo ad una vaccinazione probabilmente salvavita.
Chiediamo pertanto che si proceda speditamente ad una modifica/integrazione del documento in questione in modo tale da fornire la tutela adeguata ad una popolazione particolarmente fragile.
Segnaliamo, inoltre, che abbiamo ricevuto molte segnalazioni relative al modulo di consenso informato per le persone con demenza (over 80) che si trovano al proprio domicilio e che non hanno un amministratore di sostegno nominato. La specificità della patologia, che rende spesso difficile la manifestazione del consenso e l’urgenza della situazione pandemica, impongono di trovare una soluzione rapida come è stato fatto nel caso del DL 5.1.2021 per coloro che sono ricoverati in RSA.
Ricordando che, secondo le ultime stime, circa il 20-25% delle persone decedute per COVID-19 avevano una forma di demenza, vi invitiamo a fare riferimento, per modulare gli interventi destinati alle persone con demenza, all’ esperienza del Tavolo per il monitoraggio ed implementazione del Piano Nazionale delle Demenze (PND) istituito dal Ministero della Salute.
Certi che una collaborazione di tutte le realtà coinvolte sia l’unica strategia che possa portare a salvare la vita dei nostri cari, ci auguriamo che le segnalazioni di cui sopra possano essere prese in seria considerazione e che vengano poste in essere le opportune modifiche legislative.
Il Presidente
Gabriella Salvini Porro